A Ginevra
La luce della tua pelle e il silenzio del tuo sguardo, assiomi di purezza impavida. Felce che muove il vento in una calma stanca, di una sera lenta. Fresco il tempo che porta quel sorriso terso, cado nel torpore di un sincero palpito. A te che lasci ch'io insegua un gemito, la strada di un ritorno che s'appresta torrido.